Concorso Internazionale The Living Rainforest 2021 “How can we protect biological diversity and stop the 6th mass extinction?” – Trust for Sustainable Living – Oxford (UK)
Il Liceo A. Diaz, con il progetto The Living Rainforest inserito nel PTOF per l’a.s. 2020/2021, ha partecipato al concorso internazionale organizzato dal Trust for Sustainable Living di Oxford sul tema: “How can we protect biological diversity and stop the 6th mass extinction?”. Il concorso, rivolto agli studenti di età compresa tra 13-17 anni di tutto il mondo, ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare i giovani alle tematiche connesse con la salvaguardia degli ambienti naturali del pianeta e alla diffusione di modelli comportamentali basati sulla conoscenza ed il rispetto delle diversità climatiche e ambientali.
Gli studenti partecipanti hanno prodotto un saggio di 600 parole in lingua inglese sul tema scelto per quest’anno scolastico dal TSL di Oxford e hanno espresso le proprie idee in merito alla salvaguardia delle preziose biodiversità della terra, uno dei punti dell’agenda dell’ONU per il 2030.
Oltre alla correttezza dell’elaborato e alla rispondenza alla traccia, una giuria internazionale ha valutato l’originalità delle idee esposte; l’esito della correzione è stato pubblicato sul sito del Trust for Sustainable Living il 15 Febbraio 2021. Agli studenti del Liceo sono state attribuite sette menzioni d’onore, due sono i finalisti, su un numero complessivo di più di 1300 saggi presentati da studenti di quaranta paesi, alcuni dei quali di madre lingua inglese, il che rende il risultato dei nostri allievi ancora più gratificante.
Le MENZIONI D’ONORE sono state attribuite a: Chiara Longobardi 3B – Elena Guerra 3B – Marco D’Angelo 4F – Battista Martina 3G – Cucuzza Mattia 3A – Melone Nicola 3G – Di Martino Noemi 1A ; i FINALISTI sono: Guida Roberta 3B e Amato Marianna 1A.
Gli studenti finalisti e le menzioni d’onore riceveranno un certificato di partecipazione dal TSL di Oxford.
“Building a Thinking Mathematical Classroom” dal Canada approda al Diaz nella classe 2B della prof Paola Amato docente di matematica e sostenitrice nonchè formatrice sulla didattica innovativa e sperimentale.
Così questa particolare metodologia di lavoro sul problem solving, nota con il nome di “Thinking Mathematical Classroom” e messa a punto da Peter Liljedahl professore di matematica presso la Simon Fraser University in Canada, è stata sperimentata al Liceo Diaz con grande successo.
Alle lezioni ha assistito il Preside Luigi Suppa che ha dichiarato: “Sono sostenitore convinto della didattica sperimentale e dell’innovazione che si attua attraverso strategie laboratoriali che riescono a motivare i ragazzi allo studio.
Certamente tutto ciò prevede un maggior impegno per i docenti e anche per gli studenti, ma le strategie motivazionali sono necessarie in una società che dà sempre meno importanza allo studio.
E, a tal proposito, non ho nessuna esitazione ad affermare – ha concluso il Dirigente Suppa –che al Diaz lo studio e la conoscenza costituiscono una priorità e che, poste in atto tutte le strategie didattiche, la qualità, la serietà e il rispetto delle regole rappresentano una garanzia per il successo formativo dei nostri ragazzi. Il percorso liceale prepara adeguatamente agli studi successivi ed è assolutamente fondamentale che sia affrontato con consapevole impegno”.
La strategia di Peter Liljedahl nasce dalla sua esperienza di insegnante di matematica del liceo e a seguito di un’osservazione in una classe in cui venivano proposti con insuccesso problemi che prevedevano intuizione e non una semplice applicazione delle conoscenze, giunse alla conclusione che ciò che mancava in questa classe era che gli studenti pensassero, mancava cioè il sorgere di “Aha moment”, una sorta di “Eureka!” ovvero momenti di pura illuminazione matematica che creano emozioni positive a sostegno del processo di apprendimento.
Gli studenti si bloccavano rinunciando e quando l’insegnante passava tra i banchi incoraggiando e aiutando gli studenti senza fornire suggerimenti ma, senza guida, si bloccavano.
“La metodologia ideata da Liljedahl e che ha portato a dei risultati positivi – ha dichiarato la prof Paola Amato – prevede un’organizzazione dello spazio classe e dell’interazione tra individui per supportare il più possibile il coinvolgimento nell’attività matematica e il sorgere di momenti di pura illuminazione matematica che creano emozioni positive a sostegno del processo di apprendimento.”
La “classe pensante” della docente Amato è così organizzata: è dotata di 6 lavagne distribuite sulle pareti della classe in modo da rendere il lavoro visibile all’insegnante, gli alunni vengono suddivisi in gruppi casuali da due a quattro e assegnati a una delle sei lavagne su cui lavorare per risolvere un determinato compito di problem solving.
Gli studenti possono interagire frequentemente con altri gruppi, allo scopo di ottenere aiuto. Per quanto possibile l’insegnante dovrebbe incoraggiare questa interazione indirizzando gli studenti verso altri gruppi quando si bloccano nella risoluzione. Lavorare in gruppo favorisce lo scambio di idee e una discussione sulla strategia risolutiva ma anche lo sbirciare sulle lavagne degli altri gruppi diventa positivo e inteso come occasione di confronto.
Gli alunni imparano insieme e costruiscono conoscenza e comprensione attraverso l’attività e la discussione che prevede di utilizzare suggerimenti che inducono alla procedura come risposta a domande al docente e non indicazione della procedura.
Ad ogni gruppo viene fornito un sol gesso o penna per ogni lavagna per aumentare la probabilità che lavorino in gruppo e al termine della risoluzione, un componente casuale di ciascun gruppo, relaziona la procedura risolutiva.
Anche per altre discipline si potrebbe utilizzare la strategia della “classe pensante” e del confronto tra gruppi seguendo ad esempio, per il Latino, il metodo della traduzione contrastiva di Umberto Eco, o per l’analisi del testo in Italiano facendo tesoro di questo brainstorming strutturato per gruppi e reso produttivo dalle lavagne in cui i ragazzi registrano idee, operazioni e risultati.